Prende il nome dal Massiccio del Pollino e dal 2001 è interessato dalla reintroduzione dei grifoni. Nel 2001 il comune di Civita (CS) costruì delle voliere che accolsero un primo nucleo di grifoni provenienti dalla Spagna (Grefa), dopo un periodo di acclimatazione, vennero liberati nella suggestiva valle del canyon del Raganello, ritenuta un habitat ideale. Da allora si eseguono delle accurate attività di monitoraggio e alimentazione.
Se vi state chiedendo il motivo di questa scelta dovete sapere che gli avvoltoi sono strettamente legati all’uomo, che hanno da sempre beneficiato delle attività umane legate alla modifica del paesaggio attraverso il taglio di boschi; da considerare anche che si nutrono di carcasse di animali e che per questo motivo hanno un importante ruolo nel mondo, fungendo da spazzini dell’ambiente. Inoltre, a presenza di grifoni favorisce la sopravvivenza di altri necrofagi, come il Capovaccaio, ma pure la sopravvivenza di altre specie di avvoltoi, come il Gipeto (la cui presenza nel Parco del Pollino è storicamente segnalata).
Fra l’altro i grifoni sono sempre stati presenti nel Parco Nazionale del Pollino, solo che negli anni passati c’è stata una caccia a questo uccello che lo aveva visto sparire. Il territorio del parco, difatti, rappresenta l’habitat ideale per questa specie e in fondo questo territorio gli appartiene da sempre.
Un altro animale che è stato reintrodotto nel parco è il cervo, che pure lui aveva sempre vissuto in questo territorio. La sua reintroduzione contribuisce alla tutela di altre specie animali, come il lupo, che in questo modo può allentare la pressione predatrice nei confronti di altre specie.
Vistando il Parco Nazionale del Pollino, quindi, potrete avvistare non solo grifoni, cervi e lupi, ma il lanario, il nibbio reale, l’aquila reale, il falco pellegrino, il gatto selvatico, il picchio nero, il capovaccaio. Il periodo ideale per vedere gli animali è dalla primavera a ottobre e sicuramente sarà una bella esperienza.