Il Castello Principesco di Merano fu edificato nella seconda metà XV secolo per volere del duca Sigismondo d’Austria, detto ‘il danaroso’, che fece costruire questo castello come abitazione cittadina e rimase dimora principesca per tutto il Cinquecento. Costituito da un gruppo di edifici, il castello non aveva funzione difensiva, ma solo abitativa.
Nei seguenti secoli, il castello passò a vari proprietari, e cadde progressivamente in rovina. Nel XVII secolo, la cappella del castello continuava ad essere utilizzata per la celebrazione di messe. Con le guerre napoleoniche il Tirolo divenne possedimento bavarese e fu poi ceduto ai principi Thurn und Taxis come indennizzo per la confisca delle regalie postali.
Nel 1875 il castello fu acquistato dal comune di Merano che intendeva raderlo al suolo per costruire una scuola. I cittadini protestarono vivamente e ne nacque un caso internazionale, che portò l’amministrazione comunale a tornare sui suoi passi.
Tra il 1878 e 1880 il castello fu ristrutturato in chiave storicista, su progetto del famoso architetto Friedrich von Schmidt, già direttore dell’opera di restauro del Duomo di Vienna, per ricreare l’antica atmosfera tardo gotica, acquisendo quindi arredi, quadri, armi dell’epoca.
Gran parte dell’arredamento risale al periodo gotico e rinascimentale.
Dopo i lavori, nel 1880 il castello venne aperto al pubblico.
Visitare il Castello Principesco, che oggi ospita un museo, significa immergersi nell’antica vita medievale, ammirando le originali, stuben’, stufe di maiolica, le stanze e le camere nuziali, una preziosa collezione di armi e di strumenti musicali del XVI secolo, la piccola cappella, decorata con interessanti affreschi.
Il Castello di Merano è anche disponibile come location da favola per matrimoni.