Di origine romana, ma già presente nell’alto Medioevo, il paese fu capoluogo di un grande marchesato, dal 1548 proprietà dei Malaspina e durato fino alla fine del Settecento. Su un colle, a dominare il borgo, c’era il castello, di cui oggi rimangono solo i resti. Sulla collina si trova anche una chiesa del 1644. La parte antica del borgo di Fortunago è ancora ben conservata, grazie ai continui interventi di ristrutturazione e manutenzione. Le case sono arroccate sul pendio ripido di un colle, con la chiesa ed il palazzo del comune che dominano dall’alto. Sulle viuzze, strette e chiuse tra antichi muri in pietra, si affacciano caratteristiche case in sasso con davanzali, logge, balconi e giardini fioriti.
Nella parte alta del paese si trova un bel piazzale erboso, verdissimo, ben curato, pieno di alberi e fiori, con panchine, una fontanella in pietra, alcuni giochi per bambini, la maestosa Chiesa Parrocchiale, il palazzo comunale e le belle case in sasso, da cui si gode un panorama collinare che si estende fino al castello di Montalto Pavese. Anche la parte bassa del borgo è caratteristica e interessante; qui si trova l’antichissima chiesetta di Sant’Antonio (l’Oratorio), anch’essa in pietra e in mattoni a vista, dove si svolge ogni giorno la S. Messa vespertina.
A pochi passi dall’Oratorio, si trova un altro piazzale verde, con alti pini e aiuole di lavanda, fontanelle con acqua sorgiva freschissima, regolarmente analizzata e controllata, dalle proprietà minerali e nelle due versioni: liscia o gassata. Non manca un centro sportivo dove è possibile praticare il tennis e altri sport. Anche quest’area è attrezzata con alberi, panchine, servizio bar (con ottimi gelati artigianali), parcheggio, fontanella, docce per gli sportivi.
Fortunago è costituita da numerose frazioni graziosamente disseminate sulle colline circostanti, circondate da vigneti, frutteti, campagne fertili e boschi rigogliosi. Nonostante sia un piccolo paese, Fortunago vanta anche un bel parco collocato su un altipiano a circa 600 metri s.l.m., ricco di boschi di farnia, roverella, acero, pioppo bianco, orniello, castagno, ciliegio, sorbo, carpino, betulla, biancospino e altre essenze che costituiscono il bosco di latifoglie tipico dell’alta collina.
Anche la vegetazione naturale floristica è ricca di specie protette: anemoni, orchidee, campanule, leucoio, bucaneve, mughetto, ciclamino, agrifoglio, di molte qualità di erbe officinali e di frutti del sottobosco: fragole, more, lamponi, funghi e tartufi. Per quanto riguarda la fauna, il territorio della riserva è stato definito “collina sacra” per la nidificazione di diverse specie di rapaci e di avifauna protetta quali cincia, zigolo, capinera, usignolo, ballerina bianca, codirossone.
Numerosa la presenza di molte specie di mammiferi e di ungulati tra cui daini e caprioli. Interamente ristrutturato nelle antiche forme, il paese di Fortunago, all’interno del parco, rappresenta esempio di recupero e di valorizzazione del patrimonio storico, nel rispetto delle sue caratteristiche ambientali, economiche ed umane. Un paesaggio ben conservato ed una natura integra che si estendono su questo scorcio collinare d’Oltrepò caratterizzato dall’operosità della sua gente che con attività ricche di capacità creative, agrituristiche, vitivinicole, agroalimentari, attente ai valori, alla qualità, alle tradizioni esprimono un modo di essere e di vivere in armonia con il territorio e l’ambiente.
Come arrivare a Fortunago
In auto: Autostrada Torino-Piacenza uscita Casteggio, poi SS 35 direzione Borgoratto – Fortunago.
Autostrada Milano-Genova uscita Casei-Gerola, quindi SS 216 per Voghera, infine Casteggio e SS 35.
In treno: stazioni ferroviarie di Voghera o di Casteggio.
In autobus: autobus di linea da Pavia e Voghera.