Vie di Roma: ecco le più antiche strade romane

Le vie di Roma sono la ricca testimonianza del nostro passato antico e glorioso, dove tutto ha avuto origine.

Vie di Roma: ecco le più antiche strade romane

Via Flaminia

Non sapremo mai se il console Caio Flaminio avrebbe immaginato che la consolare da lui costruita nel 223-219 a.C, per collegare le strade di Roma con l’Italia settentrionale, sarebbe diventata la principale collegamento fra Roma e la Pianura padana! Storicamente fu la prima via di Roma. Oggi il tratto che raggiunge il Tevere presso ponte Milvio offre la possibilità di fare una passeggiata immersi nella storia. Di strada s’incontrano una serie di complessi pubblici di “recente costruzione” come lo stadio Flaminio, l’Auditorium e il Foro Italico.

Via Salaria

E’ una delle tante vie di Roma antica costruite dagli antichi romani. Questo tratto di strada va da Roma a Porto d’Ascoli sul mare Adriatico; il nome deriva dal fatto che questa strada era destinata a trasportare il sale. Infatti, dopo essere stato estratto nelle saline alla foce del Tevere, il sale era trasportato in tutto il territorio sabino. Oggi, la zona attraversata dalla strada è occupata da eleganti quartieri borghesi, eretti nei primi del ‘900, sotto i quali si trovano molti complessi catacombali. Qui si trova la villa Albani, in cui fu firmato l’atto ufficiale con cui Roma diveniva “possesso” dei Savoia. All’interno sono ospitati un’antica raccolta di dipinti e materiali archeologici. Sempre lungo la via Salaria si trovano i quartieri del XX sec. Dora e Coppedè.

Via Nomentana

E’ la strada che parte da Porta Pia, il varco voluto nel 1564 da Pio IV in sostituzione della Porta Nomentana, e disegnata da Michelangelo nel fronte interno. Un tempo collegava le vie di Roma a Nomentum, città situata nei pressi dell’attuale Mentana. Oggi la porta accoglie il Museo storico dei Bersaglieri. Poco distante si trova il MACRO, un museo d’Arte contemporanea, ultimo museo nato fra le istituzioni mussali della capitale. Qui troviamo anche villa Torlonia, la casa romana del duce, iniziata nel 1802 in forme neoclassiche e completata agli inizi del XX secolo, divenendo parco pubblico nel ’78. Di strada troviamo la basilica cristiana di Sant’Agnese fuori le Mura, eretta nel 342, sopra la tomba che accoglieva i resti della santa.
Continuando sulla via Nomentana arriviamo alle catacombe di San Alessandro, dove furono sepolti tre martiri: Alessandro, Etenzio e Teodulo.

Via Tiburtina Valeria

Tibur, sarebbe l’attuale Tivoli, molto probabilmente non esisteva ancora, ma era già in funzione un percorso lungo il quale i pastori conducevano i greggi dalla campagna romana ai pascoli dell’Appennino centrale. Valeria deriva dal nome del console romano che ne dispose la pavimentazione in pietra. Oggi è una delle vie di Roma più urbanizzate, qui troviamo le boutique romane più rinomate e gli hotel più esclusivi della città, o come li chiamano gli inglesi “luxury hotels rome”. E’ qui che ha sede il più importante degli atenei romani: l’Università La Sapienza. Nella zona si trova anche il quartiere di San Lorenzo, uno dei luoghi della movida romana, pieno di locali notturni per tutte le tasche. Tra i locali più rinomati troviamo la discoteca Spazio 900, una delle disco di Roma più amate dai turisti. In mezzo a tante costruzioni moderne spicca la basilica di San Lorenzo fuori le Mura, luogo di culto antico ma del quale si sa ben poco.

Via Appia Antica

La via Appia Antica collegava Roma a Brindisi. Qui era presenta il più importante porto di smercio per la Grecia e l’Oriente. La via Appia è con molta probabilità la più famosa e antica strada romana di cui siano rimasti i resti. Tra le tante guerre dei servi avvenute in quel periodo, ricordiamo la rivolta degli schiavi, guidata dal temerario e leggendario gladiatore Spartacus, soprannominato “lo schiavo che sfidò l’impero“. Dopo la caduta dell’Impero Romano, la strada cadde in disuso per molto tempo, fino a quando Papa Pio VI dispose il suo ripristino e la riportò in attività. Nel Medioevo, la via Appia divenne la via dei crociati. Una nuova via Appia – via Appia Nuova – venne costruita parallelamente a quella originale nel 1784. Oggi i resti della via Appia Antica fanno parte del Parco naturale regionale Appia antica; un’area di circa 3.500 ettari, estesa nei comuni di Roma, Ciampino e Marino.

Via Ardeatina

Il nome della via Ardeatina deriva da Ardea, capitale dei rutuli, gli acerrimi nemici di Enea. La via Ardeatina, quasi parallela alla via Appia, si separava da essa a breve distanza e passava per le località oggi conosciute come Tor Marancia e Cecchignola fino a raggiungere la Solfarata. All’incrocio tra la via Appia Antica e la via Ardeatina si trovano le Catacombe di Domitilla cui si accede dalla basilica dei Santi Nereo e Achilleo. Udendo il nome di questa strada il pensiero corre subito alla spietata rappresaglia da parte dei nazisti contro l’attentato partigiano di via Rasella, la strage delle Fosse ardeatine, qui i tedeschi uccisero 335 civili. La moderna via Ardeatina si interseca con il Grande Raccordo Anulare, costeggiando il Santuario della Madonna del Divino Amore per continuare attraverso la campagna dell’Agro Romano fino ad arrivare nella zona di Santa Palomba.

Via Ostiense

La via Ostiense era un’antica strada romana che portava da Roma ad Ostia, un tratto lungo circa 20 km. In origine la via Ostiense iniziava dalla porta Trigemina delle Mura serviane. Oggi, la moderna via Ostiense, connette Roma al sobborgo di Ostia.

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