LUNAMATRONA – Le tombe dei giganti sono tra i luoghi di culto più imponenti e suggestivi della penisola italiana. Si tratta di monumenti funerari caratteristici della civiltà nuragica del II millennio a.C. costituiti da costruzioni a pianta rettangolare absidata. Queste costruzioni, ottenute con monoliti di pietra di grandi dimensioni conficcate nel terreno, sono caratterizzate da un’unica camera funeraria lunga fino a 30 metri e alto 3 che termina con un abside coperta poi con una lastra di pietra disposta orizzontalmente.
Le tombe dei giganti nascevano perché i membri delle diverse tribù o dei villaggi, intendevano creare un luogo in cui venire a rendere omaggio ai morti della comunità, senza alcuna distinzione di rango o particolari privilegi. Successivamente sono state utilizzate come ossari nei quali depositare le spoglie dei defunti una volta che queste erano ridotte a scheletri. Per via di alcune tracce rinvenute sulle ossa, si ritiene che probabilmente le salme venivano scarnificate prima della sepoltura e venivano poi seppellite quando raggiungevano un numero consistente.
In Sardegna i culti legati alle tombe di giganti sono collegati al dio Toro e alla dea Madre e, secondo alcune ipotesi è proprio la forma della costruzione a richiamare sia una testa bovina sia una partoriente, in quanto secondo il principio della rinascita la morte era legata alla nascita.
La facciata di queste tipiche tombe in Sardegna è sicuramente l’elemento caratterizzante
La facciata della struttura è delimitata infatti da una sorta di semicerchio, cosiddetta centina, che insieme alle lastre più basse poste ai lati, formano un arco detto esedra che intende simboleggiare le corna di un toro. Nelle tombe più antiche, al centro del semicerchio è posizionata una stele alta in alcuni casi fino a 4 metri, scolpita e con una piccola apertura alla base chiusa poi da un masso.
Le tombe dei Giganti in Sardegna si trovano disseminate in tutta l’isola ma sono particolarmente concentrate nella parte centrale dove se ne contano circa la metà di quelle conosciute, che sono state stimate fino al 2003 in 800.
La più antica tomba dei giganti esistente in Sardegna, è la tomba denominata Su Cuaddu ‘e Nixias, situata nel territorio di Lunamatrona e la cui costruzione è databile ai secoli 1700-1600 a.C., si tratta di una delle poche tombe dei giganti con stele centinata. Tra le altre tombe dei Giganti di maggiore interesse sono quelle di Capichera, Li Lolghi e Coddu Vecchju, quelle di Madau e quelle di Tamuli.