La Cattedrale di Trivento – Luogo di culto molisano

La Cattedrale di Trivento, dedicata ai Santi Martiri Nazario Celso e Vittore, è la Chiesa Madre di tutte le chiese dell’Arcidiocesi di Boiano-Campobasso, spettacolare esempio di architettura religiosa neoclassica.

La Cattedrale di Trivento – Luogo di culto molisano

Il monumento più significativo della città di Trivento è la Cattedrale dedicata ai Santi Nazario, Celso e Vittore, le cui origini sono molto antiche. La cattedrale è ubicata nel centro storico della città e domina i vicoli circostanti con la sua alta torre campanaria. La diocesi di Trivento è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell’arcidiocesi di Campobasso-Boiano ed è  attualmente retta dal vescovo Domenico Angelo Scotti. Il territorio della sua diocesi è suddiviso in 98 parrocchie che coprono 42 comuni a cavallo tra le regioni Abruzzo e Molise, parrocchie raggruppate in quattro vicariati: Agnone, Carovilli, Frosolone e Trivento.

La Cattedrale di Trivento è sicuramente il monumento più rilevante della cittadina molisana

Qui sono conservati i documenti artistici più importanti risalenti secondo alcuni documenti al XIV secolo. La diocesi triventina fu fondata da san Casto di Larino su incarico di papa Clemente I ed  i primi documenti certi sulla chiesa locale risalgono al X secolo, quando viene citata in alcune bolle dei papi Agapito II (947), Giovanni XIII (969), Giovanni XIV (993) e Gregorio V (998) i quali, comunque, fanno cenno ad un’origine antica della diocesi.  La Cattedrale venne edificata su un’area che per molti secoli è stata considerata sacra, ed è stata costruita sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Diana tramutato poi in un tempio paleocristiano, la cripta dedicata a San Casto.

La prima struttura cristiana risale al 1076, ma i tanti restauri e le tante ricostruzioni hanno alterato la struttura originaria dell’edificio, e dell’ edificio originario rimangono oggi il paramento murario e la porta sul lato sinistro della facciata. Inizialmente  doveva essere di stile romanico abruzzese come dimostra all’esterno, sul lato sinistro, un’ala della facciata. Di notevole pregio sono la Sacra Famiglia in terracotta della scultrice Amalia Dupré e l’organo settecentesco con raffigurati dei putti che suonano i vari strumenti. L’altare maggiore è del 1743 ed è tutto in marmo; tre tele e un coro ligneo del 700 adornano le pareti del presbiterio.

Tra le sculture lignee di particolare pregio vi è una Madonna in trono del XIII secolo

Sono presenti inoltre degli affreschi, anch’essi del XIII secolo, raffiguranti: un Santo Diacono, Cristo Crocifisso tra la Vergine e S. Giovanni, e lateralmente un Santo, forse S. Benedetto. Oggi si presenta in stile neoclassico baroccheggiante ed è stata oggetto di molteplici interventi restaurativi e ampliativi che hanno recuperato  una  struttura in tre navate.

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