La Basilica di San Francesco ad Assisi è uno dei luoghi di culto più suggestivi e affascinanti che si possa avere la fortuna di visitare. La sua grande piazza verde situata su una collinetta denominata Collis paradisi accoglie intorno a sé un grande chiostro con archi.
Fu scelto dallo stesso Francesco d’Assisi come luogo per la propria sepoltura e la sua costruzione venne completata in due anni. Si presenta su due blocchi, la Basilica Inferiore e la Basilica Superiore, frutto entrambi di diversi interventi di costruzione che si sono succeduti nel tempo apportando modifiche e aggiunte stilistiche a partire dal ‘400 fino all’inizio del 1500. La chiesa superiore si presenta con una sola navata, circondata da vetrate del 1200 e affreschi che rappresentano la vita del Santo, ad opera di Giotto.
Partendo dalla piazza inferiore è possibile ammirare il lungo porticato e alla sua sinistra la chiesa. Il cuore della Basilica è rappresentato dalla Cripta. Qui sono custodite le spoglie di San Francesco che, come lui stesso chiese, sono conservate in modo semplice e modesto, all’interno di un’urna di pietra grezza circondata da mura. Qui è possibile pregare, accendere una candela oppure scrivere una preghiera da aggiungere alle tantissime che sono deposte al Santo sulle mura che circondano la Cripta. Particolare è osservare che davanti alla Tomba del Santo è accesa una lampada votiva progettata da Ugo Tarchi che viene alimentata dall’olio donato ogni anno da una diversa regione italiana in occasione della festa annuale del 4 ottobre. La Chiesa Inferiore accoglie poi tante testimonianze della vita di Francesco all’interno della Cappella delle reliquie, mentre la Chiesa superiore presenta i caratteri tipici dell’arte gotica, raccoglie la raccolta più ampia di vetrate medievali d’Italia ed è affrescata da artisti del carico di Giotto e Cimabue che a questa dedicarono alcune delle loro opere più complesse.
Nella Basilica si trova anche l’organo a canne Mascioni, costruito nel 1982 e collocato tra l’abside e gli schienali del coro diventando quasi invisibile. Dal 2000 la Basilica fa parte dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO, insieme ad altri siti francescani che si ritrovano nelle zone dell’Umbria dove il Santo predicò il proprio pensiero.