L’Emilia-Romagna è una regione davvero ricca di prodotti tipici, rinomati in tutto il mondo, basti pensare al Grana Padano e al Parmigiano Reggiano. Per quanto riguarda carni e salumi, tra tante specialità spicca sicuramente il prosciutto di Parma.
Al di fuori dell’Italia, la ricchezza dei prodotti enogastronomici è valsa all’Emilia-Romagna il soprannome di “food valley”, testimonianza del fatto che tutte le preparazioni tipiche regionali sono riconosciute come le migliori anche all’estero.
Parlando nello specifico dei salumi, un prodotto esclusivo con certificazione DOP è il prosciutto crudo di Parma. La Denominazione di Origine Protetta su un prodotto è estremamente importante quando si tratta di specialità regionali, perché ne garantisce il luogo di origine e di lavorazione, riconosciuto tramite severi controlli e perizie.
La certificazione DOP è un marchio di qualità europea, fondamentale per garantire la qualità del prosciutto di Parma, soprattutto per l’esportazione negli altri Paesi Europei e all’estero. In questo modo chiunque può avere la certezza di assaporare il famoso prosciutto di Parma DOP prodotto esclusivamente nella limitata area geografica del parmense.
Le caratteristiche che rendono il prosciutto crudo di Parma il principe dei salumi sono diverse: innanzitutto è uno dei più magri, è senza conservanti, e la sua stagionatura avviene lentamente e in maniera le completamente naturale. Tutto questo rende al prosciutto di Parma una consistenza morbida e setosa, e un sapore delicato ma al tempo stesso molto gustoso, segno di un prodotto di qualità elevata.
Il processo di lavorazione del prosciutto di Parma inizia con la scelta dei suini, che devono avere delle caratteristiche specifiche di provenienza, razza, età e peso. Dopo la macellazione, le cosce passano attraverso numerosi passaggi, tra cui refrigerazione, rifilatura per togliere il grasso in eccesso, una doppia salatura intramezzata da un periodo di riposo, e dopo che viene tolta l’eccedenza di sale, battitura, sugnatura ed infine parte la stagionatura nelle apposite cantine, fresche e leggermente ventilate.
La stagionatura minima del prosciutto di Parma varia dai 10 ai 12 mesi in base al peso, ma può essere protratta fino a 24 mesi e oltre, dopodiché viene effettuato il sondaggio per accertarsi delle caratteristiche olfattive e viene posto il marchio con la corona a 5 punte che certifica la qualità del prodotto.
Il prosciutto di Parma è un’eccellenza della gastronomia italiana, e durante una vacanza o un weekend nel parmense non si può non approfittare delle degustazioni nei ristoranti e nelle botteghe locali, per assaggiare la grande qualità di un marchio riconosciuto in tutto il mondo.